Consulenti, grafici, videomaker, freelance di ogni foggia e colore che accettano pagamenti con carta di credito.
Vi sembra uno scenario improbabile? Non lo è: l'esigenza di una tracciabilità dei pagamenti, unita alla necessità di superare il tempo di attesa del bonifico (che poi: arriverà?!), rendono il POS uno strumento amico.
In principio fu l'e-commerce: è stato Ebay, seguito a ruota dagli shop online, a divulgare il verbo di Paypal. Ora, attenzione: stanno proliferando strumenti alternativi con le medesime funzioni: taluni con apparecchio incluso (per i nostalgici del POS), quasi tutti invece tramite smartphone. Perché un POS virtuale? Perché quelli bancari non hanno sempre un costo giustificabile. Diciamocelo: nell'iconografia, è un apparecchio per chi fa tante transazioni giornaliere.
Con le nuove proposte virtuali, invece, il pagamento con carta è ora una normalità per tutte le categorie, non solo per il commerciante. Perfetto per i singoli: consulenti di marketing, di comunicazione, coach, personal trainer e via dicendo.
Ecco qualche idea: forza, provatelo!
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SUMUP AIR
Compri l'apparecchio a 39 Euro e poi paghi una percentuale dell'1,9% sulle transazioni, ma non sei vincolato a un conto corrente e spendi meno. Trova il suo concorrente, forse, solo in Poste Italiane (che non è ancora il partner migliore per un'impresa, ma lo può essere per il lavoratore individuale).
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SATISPAY
Crea un conto corrente virtuale con un budget prestabilito. Utile per ragioni di sicurezza delle transazioni e di controllo delle spese. Inoltre, contribuisce alla creazione di una rete di esercenti e acquirenti su cui "montare" un sistema fedeltà. Simile nel suo meccanismo a circuiti complementari come quello degli amici di Samex.
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GESTPAY
Nasce per l'e-commerce, per cui crea un sistema esterno di pagamento di tipo tradizionale, alternativo a Paypal, che anzi integra consentendo, peraltro, di effettuare una configurazione del design della landing page.
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MULTISAFEPAY
Come Gestpay, offre un sistema esterno di pagamento dal design personalizzabile con un plus molto interessante: strumenti di re-marketing. È inoltre integrabile con i principali plugin per l'ecommerce, come Woocommerce e Prestashop).
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PAYREXX
Un POS virtuale a tutti gli effetti, che passa per il nostro smartphone. Il telefono diventa POS: si devono inserire importo e dati della carta del cliente e procedere con l'incasso. L'interfaccia è la stessa che ci troviamo davanti quando procediamo a un pagamento online e i medesimi sono i tempi dell'operazione. 30 giorni di prova gratuita.
Una bonus track: Google Pay, che menzioniamo non tanto come POS virtuale ma come vera e propria "rete di pagamento", che supera alcune macchinosità di Paypal senza portarci altrove, senza farci uscire dal nostro Google account. In pratica, big G colma anche questa esigenza e ci tiene strenuamente loggati. Sarà forse questo il suo principale obiettivo?